Il Maestro
Nell’inventiva Piero Tosi somiglia a Prometeo. Invece di rubare agli dei il fuoco sacro per donarlo agli uomini, sottrae alle divinità dell’Olimpo il segreto della bellezza immortale e plasma sulla terra la diva. Molte delle attrici che hanno segnato l’estetica del ’900 sono, in parte, sue creature. Tosi è infatti il costumista dell’età dell’oro del cinema italiano, tanto internazionalmente riconosciuto che nella prossima edizione degli Oscar, a 86 anni, riceverà quello alla carriera.
Oggi si dedica alla trasmissione del proprio sapere insegnando costume al Centro sperimentale di cinematografia di Roma dopo una vita di collaborazioni eccezionali con De Sica, Fellini, Pasolini anche se il sodalizio più importante rimane quello con Visconti. Il primo film a cui lavorano insieme è Bellissima con Anna Magnani. La scelta neo-realista di non utilizzare costumi, ma vestiti presi dalla vita vissuta danno al personaggio una femminilità archetipica potente.
All’opposto la ricerca di sontuosità che Visconti insegue ne il Gattopardo vede Tosi impegnato in uno studio elaborato sul costume. Nella scena del ballo, il suo approccio filologico lo porta a scegliere per la Cardinale un vero corsetto di fine ’800 la cui circonferenza misurava appena 51 cm. “Angelica” si ritrovò con i fianchi completamente segnati.